Finalmene l'ho finita!
Una bella borsa con tracolla, capiente e completa di porta telefonino (perchè i telefonini hanno l'abitudine di non farsi trovare quando si ha fretta).
Facile da realizzare anche sotto l'ombrellone!
I RICORDI DELLA NONNA
Tutti i lavori presentati in queste pagine, sono stati eseguiti personalmente. Ho preso spunto da diverse riviste, da altri siti o blog, per cui, chiunque vantasse dei diritti, può contattarmi, potrò così nominarlo nel mio blog. Grazie!
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lunedì 30 luglio 2012
sabato 28 luglio 2012
domenica 22 luglio 2012
Piccola storia dell'uncinetto
L'arte
dell'uncinetto un
po' di storia
Sulle
origini della tecnica di lavoro all'uncinetto ben poco è noto. Si
suppone che i primi lavori di questo tipo siano stati fatti con la
mano, o meglio con un dito, che veniva piegato per creare i cappi e
riprendere i punti. Solo con il passare del tempo si iniziò a
sviluppare uno strumento simile all'uncinetto, realizzato
inizialmente in legno, osso o bambù e poi in avorio e ambra.
Il
reperto più antico che può essere considerato un precursore dei
lavori all'uncinetto proviene dal lontano Jutland: si tratta di una
sorta di berretto di lana, che secondo gli scienziati risale
all'incirca a 3100 anni fa. Anche in altri luoghi le tecniche
dell'uncinetto non erano sconosciute. Da documenti provenienti dal
Sudamerica risulta per esempio che in alcune tribù primitive
venivano utilizzati capi di abbigliamento o protezioni per il corpo
all'uncinetto in occasione dei riti di iniziazione alla pubertà.
Mary
Thomas, una studiosa americana, ritiene che le tecniche
dell'uncinetto provengano originariamente dalla penisola araba, dalla
quale si sarebbero diffuse verso oriente in Tibet e verso occidente
in Spagna. Grazie ai mercanti ed ai navigatori, tali tecniche si
diffusero poi anche in altri parti del mondo. Dal XIII al XIX secolo
il lavoro all'uncinetto era considerata un'occupazione tipica delle
monache. Nei monasteri la biancheria per l'altare e per la casa
veniva munita di semplici bordure all'uncinetto, non solo a fini
decorativi, bensì essenzialmente per renderla più resistente.
L'arte dell'uncinetto si iniziò ad apprezzare solo molto tardi negli
ambienti borghesi e nobili. La moda del periodo Biedermeier con le
ruches e gli accessori in pizzo, le tovaglie decorative e le
decorazioni per asciugamani è inimmaginabile senza i pizzi
all'uncinetto. All'inizio questa tecnica di lavoro manuale non era
considerata un genere di per sè, bensì come un mezzo per imitare
difficili punti del ricamo. Tramite questa tecnica si lavoravano
righe di punti catenella fissate sulla stoffa che imitavano i punti
catenella del ricamo. Tali righe venivano lavorate fittamente le une
accanto alle altre secondo diversi motivi ed imitavano in maniera
sorprendente i ricami la cui realizzazione richiedeva molto più
tempo e lavoro. I maestri in questo campo erano gli irlandesi, che in
questo modo imitavano i preziosi pizzi veneziani. Su questa base in
Irlanda si sviluppò una vera e propria industria manifatturiera, che
dopo la carestia del 1848 costituiva l'unico supporto economico del
poverissimo paese. Lentamente andò sviluppandosi questo pizzo
all'uncinetto che imitava il pizzo ad ago, che prese il nome di
"pizzo d'Irlanda". Esso si compone di motivi fantasiosi di
fiori e foglie, di anelli, roselline o figure a stella, che vengono
collegati tra di loro tramite il punto di fondo. Le tendenze più
attuali nel settore dell'uncinetto sono caratterizzate dalla
realizzazione di lavori creativi senza un disegno di base. In tal
modo il lavoro all'uncinetto è sulla buona strada per diventare una
forma d'arte a tutti gli effetti.
Piccola
storia tratta dalla rivista "Motivi all'uncinetto" della
serie Burda collection.
giovedì 12 luglio 2012
martedì 10 luglio 2012
Scialle bianco
Una volta tanto mi permetto di pubblicare un lavoro che non ho realizzato io. Questo splendido scialle bianco, me lo ha regalato la mia cara Anna Rita. Non vedo l'ora che venga il freddo per poterlo indossare. Grazie Anna Rita!
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